Questa è un'antica ricetta leccese della mia cara amica Gianna Mazzeo, appassionata di cucina e veramente brava. E' copiata da un vecchio libro di ricette della sua mamma, non ci sono le dosi precise, ma è facilissima da realizzare.
PATATE CON L'AGNELLO FUGGITO (Patane cu l'aunniceddhu fusciùtu) procedimento Sistemare in una "tajèddha" (teglia) di terracotta dotata di coperchio, delle patate tagliate a grossi spicchi bagnate con l'olio di oliva e cosparse con 2 foglie di alloro, un rametto di rosmarino, uno spicchio di aglio in camicia, "spolverate" poi con con una miscela di pangrattato e pecorino al 50% e 1 cucchiaio di prezzemolo tritato. Si regoli di sale e con le mani si rivoltino le patate nella tajèddha per farle insaporire. S faccia cuocere il tutto in forno a 220° per 30 minuti. E l'agnello? è fuggito. A quei tempi la povertà e la fame erano tali che bastava nominarlo e si aveva l'impressione di mangiare anche l'agnello, con le patate. |